mercoledì 27 agosto 2014

Come corrono le primule



Buongiorno!
Sono Primula, la cuoca ufficiale di questo blog ;-). Oggi però niente ricette, sono qui per dar voce alla podista che c'è in me e che fino ad ora non ha mai avuto il coraggio di uscire allo scoperto. Dunque, cominciamo col dire che non me ne sono stata seduta sul divano fino ad ieri (diamo a Cesare quel che è di Cesare, per poco che sia!), ma non ho mai fatto sport di resistenza. Questa primula infatti, potendo vantare un'altezza assolutamente nordica, ha sempre e solo giocato a pallavolo nella sua fulgida carriera agonistica. Va be', altezza nordica dei comodini forse...ho sempre fatto il palleggiatore. Ad ogni modo, come diceva il mio beneamato allenatore, nella pallavolo si allenano le fibre muscolari esplosive e non quelle deputate alla resistenza (in un delirio di onnipotenza, tipico degli allenatori di tutto il mondo e di tutti gli sport credo, metteva le povere dodicenni davanti alla scelta della loro adolescenza: “O la pallavolo o l'atletica, non potete allenare entrambe le fibre muscolari contemporaneamente!”, nemmeno fossero Alien vs. Predator che si distruggono a vicenda!). Non avendo mai allenato la parte di me deputata alla sofferenza, non mi sono mai ritenuta in grado di correre. Non nascondo nemmeno di averci provato almeno tre volte prima d'ora, ma, alle prime avvisaglie di stanchezza, credevo di non poter andare oltre, che se avessi scelleratamente insistito avrei perso per sempre l'uso delle gambe o qualcosa del genere, perciò, invariabilmente, mi fermavo e, come una mamma apprensiva, impedivo ai miei muscoli di affaticarsi e alla mia pelle di sudare troppo, che non si sa mai, il raffreddore è sempre in agguato dietro l'angolo.
Questa volta invece, grazie al mio paziente (più o meno) ragazzo e alla mia saggia amica Giunchiglia sono pian piano riuscita a superare i mie limiti fisici, e più ancora i miei blocchi mentali. Insomma, io non mi sentivo proprio all'altezza della corsa! Con il fior fiore di atleti della corsa in montagna che ci sono dalle mie parti, mi sembrava di essere credibile, in abiti da corsa, più o meno quanto gli ippopotami in tutù del celeberrimo cartone animato “Fantasia”. Quindi, care le mie primule, non vi preoccupate se non vi sentite abbastanza agili e atletiche, uscite di casa e sarete sempre un passo avanti (e soprattutto più veloci, per quanto corriate a rallentatore) rispetto a chi se ne sta sul divano e si dice “vorrei ma non posso, potrei ma non voglio...va be', ci penserò domani”, e quel domani, come ben sappiamo, non arriva mai.
Le prime uscite sono state faticose, non nascondiamoci dietro a un dito, ho stretto i denti e mi sono trascinata alla meta. Il mio è un resoconto itinerante, per il momento non sono uscita a correre più di dieci volte ma vi posso dire che, dopo le prime faticose corse, ne è arrivata una in cui ho avuto una sensazione che, come dicono quelli della Mastercard, non ha prezzo: finalmente erano le mie gambe a portarmi in giro, non ero più io a trascinarmi ostinatamente dietro loro! In quel momento ho capito che stavo davvero correndo, io, proprio io, stavo correndo!
Non arrancavo penosamente come credevo sarebbe sempre stato, correvo davvero!
E allora amiche Primule, saltate fuori dai vostri schemi mentali e mettetevi in movimento! Tutte noi possiamo, possiamo eccome, basta provarci :-)
E' come con le bambine delle elementari alle prese con la matematica. La società infila nelle loro teste una sola cosa: i maschi sono bravi con le materie scientifiche, le graziose bambine con quelle umanistiche, punto. E noi belle bimbe cosa facciamo? Ci adeguiamo e avveriamo nostro malgrado queste stupida imposizione sociale. Inconsciamente le maestre sono accondiscendenti con le bambine alle prese con la matematica, portando avanti lo stereotipo nei secoli dei secoli. Nelle scuole dove questo non accade, in quelle ad esempio dove le classi sono composte solo da bambine, il loro rendimento, in media, non è affatto diverso da quello dei loro coetanei maschi, i geni della matematica!
Questo cosa significa? Significa che noi possiamo, possiamo fare davvero tutto! Perché non correre?
Io continuerò a mettermi alla prova e a divertirmi facendolo, e voi, volete provarci insieme a me?

A presto

Primula

Nessun commento:

Posta un commento