venerdì 12 settembre 2014

Intervista col vegano: Stefano e il Ned Kelly Australian pub

"Such is life" 
(Così è la vita)

Ned Kelly, 11-11-1880, dal patibolo di esecuzione

Oggi inizia una nuova serie di post. Ogni volta vi proporremo un punto di vista diverso sull’alimentazione vegana. 
Oggi intervistiamo Stefano. Stefano è il proprietario (insieme ad Ulisse) di un bellissimo pub in provincia di Biella (in fondo i dettagli). Perché abbiamo deciso di intervistare proprio lui? Perché il menù prevede un’ampia scelta di piatti vegani, insieme ad altri classici piatti “da pub”…ed il posto di Stefano, insieme ad altri quattro colleghi, è in cucina.




Stefano, grazie mille per averci dedicato il tuo tempo! 
Ehi, ciao! Bene, esordisco subito con il dirti che non sono molto pratico con questi blog, post eccetera, ma se in qualche modo posso essere utile a concimare un po' il veganesimo…ben venga! Ti risponderò con sincerità!

Ottimo inizio, direi. Hai voglia di raccontarci un po’ la tua storia e quella del Ned Kelly Australian Pub?
Quando aprii il Ned insieme ad Ulisse nel ‘95, avevo circa 26 anni, ero carico come una bomba, non avevo una lira e mi nutrivo di pasta, carne, pizza e formaggio. Facevo due lavori, fumavo Lucky, bevevo Jack, mi allenavo, dormivo poco e facevo un sacco di cose divertenti. Sì, gli animali mi piacevano un sacco, sono cresciuto con cani gatti. Inoltre tutte le estati, da ragazzino, andavo in campagna nel Monferrato e stavo insieme alla mia amica Paola e ai contadini. Si faceva il fieno, si raccoglievano i pomodori, le pesche eccetera. Ho sempre provato rabbia e disagio quando vedevo maltrattare o uccidere animali, ma, come molte persone, mangiavo carne e pesce ugualmente.

E poi?
Ho “magnato” carne a volontà fino a circa trent'anni forse trentatrè poi, dopo un giro tra le bestie del mio amico Andrea, che ha un agriturismo, e a lot of carinerie nei confronti delle varie pecore, capre, mucche, maiali, cani, gatti, galline, cavalli ed altro, sono andato a riempire il mio, allora tirato, ventre nell'adiacente sala ristorante. A quel punto mi sono chiesto: COSA CxxxO STO FACENDO? Li sto mangiando...sto mangiando i fratelli, i genitori, i qualche caspita di cosa di quei deliziosi animaletti che prima accarezzavo! No, non va bene. Quindi? Ho smesso, punto! Dall'oggi al domani. Basta.

E come è stato il passo dal vegetariano al vegano?
Mettiamo subito in chiaro una cosa: io non nasco salutista! Molti pensano che io sia un salutista, ma in verità non me l'hanno mai chiesto, e la loro è solo una loro idea. È stato solo in seguito all'avvicinamento all’alimentazione vegana che mi sono interessato agli aspetti nutrizionali in senso stretto, perché ho intuito che c'era qualcosa che mi sfuggiva. Penso che tutte le persone dovrebbero interessarsi a ciò, giusto solo per il motivo che alla fine il cibo che ingeriamo ha un'importanza elevata sulla qualità della nostra salute…a meno che uno non voglia bruciare la sua vita in una trentina scarsa di anni in stile Joplin! Comunque credo che chi fa una scelta vegana solo in base alla "salute" perda l'essenza, la purezza, la grandiosità dell'opportunità di rifiutare la  violenza nei confronti dei deboli solo per il soddisfacimento dei propri capricci. Uno che non ha un cxxxo da mangiare e si mangia un'antilope non è paragonabile a chi, con carta di credito, contanti e supercar ha accesso a mille e più supermercati, botteghe e similari che offrono ogni cosa! Quindi, da onnivoro a vegetariano: nessun cambiamento di rilievo, da vegetariano a vegano: un netto miglioramento. Credo però che il grande problema fossero i molti formaggi che mangiavo.

Cosa c’entrano i formaggi?
Il non mangiar carne non evita l'ancor forse peggior mondo del latte e dei suoi derivati! Mentre ero vegetariano, mi si è aperta una nuova finestra nel mio cervellino e finalmente, istantaneamente, improvvisamente, inaspettatamente, ho avuto un intuizione: bere latte non è meglio di mangiar carne, anzi…forse...ma non approfondiamo! Che dire? Questo è per ora il mio viaggio.

Una domanda un po’ piccata. Nel tuo locale viene servita carne a volontà…e sei tu a cucinarla. Questo non si scontra un po’ con la tua “etica”?
I dilemmi morali. Ok, sì cucino carne, sì, mi viene discretamente bene. Sì, la gente lo vuole. Sì, mi dà noia farlo. Sì penso che il mercato lo faccia il consumatore e, sì, spero che  nel mio futuro non ci sia più: promuovo alternative. Tutti noi abbiamo bisogno di input, di un fattore scatenane, il mio è stato quell'agriturismo, quello di un altro potrebbe essere il tuo blog! Comunque, vai tranquilla, la massa non sa un cxxxo di alimentazione, zuccheri aminoacidi eccetera. Qualcuno, specie tra gli sportivi, sa qualcosa in più, ma, in generale, tutti sono ancora convinti che sia la carne a far crescere i muscoli, qualcuno ancora pensa che ci siano proteine di serie a b o c e non che sia un problema di aminoacidi. 

E il tuo socio cosa pensa delle alternative?
Cosa pensa Ully? Be’, non so cosa pensi nel suo intimo, ma tutte le mie proposte son sempre state accettate, anche se è evidente che la maggior parte della richiesta non è vegan. C'è però una buona richiesta, ci sono diversi vegani in giro, purtroppo spesso sono un po’ troppo fighetti e forse non riusciamo ad accontentarli, ma una parte degli “uomini con le antenne” viene e mangia e si beve pure la sua fxxxxxa birra. Sai, io non sono proprio un amante di tutte quelle persone che in qualche modo se la tirano, quindi vegan sì, ma vegan popular e sempre rock. Rock non è solo legato alla musica, anzi, rock è un approccio alla vita, ma questa, come direbbe il Liga, è un'altra storia. Quindi Ully è d'accordo, anche se il decimo milione di euro non lo guadagneremo con il tacos di lenticchie (ovviamente scherzo sugli euro!). Comunque, un imprenditore che oggi non tenesse in considerazione le esigenze di chi ha deciso di seguire diete diverse è, a parer mio, quantomeno miope!

C’è chi pensa che i vegani siano più deboli. Prima mi hai detto che nella tua vita da onnivoro “ti allenavi”. Adesso pratichi ancora sport?
Prima mi allenavo in una palestra di karate, poi ho cominciato a correre, poi ho frequentato una palestra di pesistica (parallelamente ho sempre corso), poi ho nuotato (ed ho sempre corso), sono andato sempre in montagna, fatto un po' di trial, enduro, esercizi a casa, sci...Boh che ti devo dire, niente di particolare, mica un atleta che fa i risultati, piuttosto un amatore del fare esperienze e stare in forma. Faccio normalmente 3 corsette da 10 /14 km a settimana con il mio cane e spesso con Eleonora (nrd, la ragazza di Stefano), si va in montagna, in barca a vela, in moto ...insomma niente di eccezionale. Solo vita. Non so se l'alimentazione vegana ha influito sullo sport, in verità non mi frega nulla, non sono mai stato niente di particolare e non m'interessa esserlo, non ho il motore, la genetica, chiamala come vuoi. Quindi, non so dire se l’essere vegani aiuti o penalizzi le prestazioni sportive.

Certo, a giudicare dalla quantità di sport che hai elencato non sembra che l’alimentazione vegana abbia influito negativamente! Ultima domanda. A caldo, perché diventare vegani?
I vegani puzzano meno (ride). Gli onnivori rispondono “poco testosterone”. Maybe. Però un sacco di animali vivi. Stay rock, stay vegan rock!

Grazie mille, Stefano per il tuo tempo e le tue risposte. 

Se volete andare a trovare Stefano e mangiare “vegan-rock”, il suo locale si chiama Ned Kelly Australian Pub (Vigliano, Biella). 
Trovate qui tutte le info: http://www.nedkellypub.it/ 

Prestissimo una recensione come si deve del locale, il preferito di Giunchiglia, che, dopo tutto, è una giunchiglia…ma rock!

A presto e buon weekend a tutt*!
Stay rock, stay vegan rock,

Giunchiglia



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